In partenza la nuova sperimentazione con il modello Wikiplina!



A breve partiranno alcune nuove sperimentazioni sul modello Wikiplina.
Se vuoi partecipare scrivi a corrado.petrucco@unipd.it Grazie a tutti,
Corrado Petrucco



Il progetto Wikiplina promuove un modello “attivo” di apprendimento nel quale gli studenti svolgono il ruolo di protagonisti nel processo di costruzione di conoscenza. Wikiplina è un ambiente formativo e didattico, intuitivo e di semplice utilizzo, che consente di sperimentare l’interdisciplinarietà.

Gli studenti possono co-costruire una rete tra i saperi che da una cornice di senso agli apprendimenti discplinari. Sono una rete di relazioni ed interconnessioni multidisciplinari, interdisciplinari e intradisciplinari ricavate dal web e sviluppando le competenze di Information Literacy.

I docenti coinvolti vanno a valutare, a livello disciplinare, quanto prodotto dagli studenti e l’attività di ricerca, analisi e valutazione delle fonti on line, nonché la creazione di riferimenti e link interdisciplinari e di approfondimenti fatto dagli studenti, diventa di per sé uno strumento di valutazione della comprensione degli apprendimenti.

Gli studenti lavorano in gruppi all'interno della classe (o tra classi differenti) .  Ogni gruppo a rotazione deve creare una pagina Wiki su l'argomento di lezione che è ritenuto importante dall'insegnante di una specifica disciplina. Ad es. Storia dell'Arte. Nella pagina Wiki vengono riassunti brevemente i contenuti della lezione di Storia dell'Arte e gli studenti cercano su web i  collegamenti semantici con altre discipline creando dei link coeenti che rimandano a pagine già esistenti di altre discipline nello stesso Wiki, ad es. l'Arco architettonico ---> Arco in Geometria e ---> Arco (arma) in Storia e in ---> Geografia e in ---> Educazione fisica (Sport).




Alla fine del lavoro che può durare qualche mese o tutto l'anno scolastico si viene a creare un Wiki interdisciplinare che permette di navigare semanticamente tra le varie discipline coinvolte.

I vantaggi per gli studenti sono:

1) Migliore comprensione dei contenuti trattati nelle varie discipline
2) Sviluppo delle competenze Digitali inparticolare quelle relative alla ricerca, selezione e valutazione delle informazioni recuperate online su Web.
3) Sviluppo di competenze trasversali relative al lavoro collaborativo

Per i docenti i vantaggi vanno dallo lo sviluppo di una programmazione didattica in sintonia con gli altri docenti al feed-back immediato sulla comprensione dei contenuti da parte degli studenti.







IL PROGETTO SPERIMENTALE WIKIPLINA: QUALI RICADUTE NEL CURRICOLO SCOLASTICO?

Dopo aver sperimentato il progetto Wikiplina, a circa un anno di distanza dalla prima attuazione, quali sono state le effettive ricadute sull'approccio didattico e metodologico dei docenti che avevano avuto la possibilità di prendere parte? Nonostante la spinta sempre più forte da parte delle istituzioni a far sì che il corpo docente sia sempre più implicato e coinvolto negli aspetti digitali della didattica, vi è una forte ritrosia e diffidenza da parte di quest'ultimo.
Molti insegnanti rifiutano a priori di formarsi per acquisire una competenza non solo tecnica, che riguardi la Information and Computer Literacy. Nonostante il Piano Nazionale Scuole Digitali sia già stato avviato, i notevoli tagli alle scuole hanno, di fatto, contribuito ad affossare anche le più timide aperture nei confronti del digitale.
Nella scuola secondaria di secondo grado, parlare di approccio digitale diviene quasi un tabù, tranne in qualche caso, in cui il dirigente scolastico sia lungimirante e aperto all'innovazione. Il Progetto Wikiplina ha dovuto scontrarsi con una certa chiusura al dialogo e al confronto operato da insegnanti demotivati nel loro ruolo e professione, che non hanno voluto, né tantomeno vogliono, mettersi in gioco per tentare di rivalutare  il loro approccio didattico e metodologico, in altre parole, il mondo della scuola.
D'altro canto si sa, le innovazioni non sono sempre facili da introdurre e da far capire.    Diverso è stato ed è l'approccio degli studenti, curiosi di apprendere in modi "altri", aperti alle innovazioni, soprattutto se provengono dall'ambito digitale che, nella maggior parte delle volte, è parte integrante del loro essere e del loro vissuto quotidiano.


Slides sul modello Wikiplina


Qui potete scaricare le slides che spiegano il modello teorico di Wikiplina.
buon lavoro!
















contatti: Corrado Petrucco
corrado.petrucco@unipd.it

Gli strumenti del Web 2.0: Il progetto Wikiplina

Negli ultimi anni, i temi della ”competenza digitale” e dei Socia Media nell’educazione, sono stati oggetto di attenzione da parte di chi fa scuola.

Il MIUR ha avviato varie sperimentazioni[1] volte a introdurre l’utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) negli insegnamenti e negli apprendimenti  per valutarne la ricaduta in termini di efficacia e di incremento nel successo formativo degli studenti.
Attualmente, la letteratura pedagogica non ha un modello teorico didattico a cui fare riferimento per progettare, ad esempio, la sperimentazione della Cl@sse 2.0 e gli istituti coinvolti nel progetto operano in modo autonomo e creativo.
 
L’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, il 23 maggio 2013, ha patrocinato il workshop “Gli strumenti del web 2.0: il progetto Wikiplina”, in collaborazione con l’Università di Padova, Scienze dellaFormazione, per presentare la sperimentazione didattica che due classi hanno vissuto nel corrente anno scolastico.
 
L’evento, organizzato dall’ITES “Luigi Einaudi” di Verona e rivolto ai DS e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, è stato condotto dalla Dott.ssa Laura Donà, Dirigente Ufficio Interventi Educativi che ha argomentato come sia possibile nella  scuola di oggi apprendere e dialogare in ambienti digitali..
 
Hanno relazionato docenti ed esperti di competenze digitali e di didattica; il prof. Mario Castoldi, docente di Didattica Generale e Teorie e Tecniche della valutazione presso l’Università di Torino, che ha presentato un  framework formativo per il web 2.0, su come apprendere e lavorare per competenze; il prof. Corrado Petrucco, Educational Technology Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata Università di Padova, che ha presentato la sperimentazione didattica Wikiplina da lui elaborata, approfondendo le potenzialità educative e formative per la scuola di oggi degli strumenti del web 2.0, un possibile ponte tra scuola e territorio.
 
La ricerca sperimentale Wikiplina è stata presentata dagli attori protagonisti, la classe 2A dell’ITES Einaudi, con il coordinamento della prof.ssa Maria Grazia Ottaviani, docente di informatica della classe e dalla classe  2D dell’IC Treviso 5 “Luigi Coletti”, con il coordinamento della prof.ssa Alessandra Susana, ed ha incuriosito e coinvolto dirigenti e docenti intervenuti all’evento.

Cosa è il progetto Wikiplina?

La sperimentazione, basata sul modello didattico battezzato “Wikiplina”, teorizzato dal prof. Corrado Petrucco, è un modello che prevede la costruzione di un Wiki collaborativo in autonomia da parte degli studenti ed i cui contenuti sono approfondimenti degli argomenti trattati nelle varie discipline del curricolo e soprattutto collegamenti inter-multidisciplinari.
Questo processo di costruzione collaborativa di conoscenza può avere molteplici effetti:
  • modificare la percezione che hanno gli studenti dei saperi disciplinari non più come “compartimenti stagni” ma  strettamente connessi da nuclei concettuali condivisi
  • facilitare l'acquisizione delle competenze digitali da parte degli studenti, e la loro valutazione “sul campo”, in quanto messe alla prova nella costruzione di un artefatto concreto per il quale hanno utilizzato strumenti e metodi efficaci per le loro ricerche on-line (Motori di ricerca), per la scrittura collaborativa (Wiki), e per la riflessione (Blog, Forum)
  • facilitare l'acquisizione delle competenze digitali da parte dei docenti coinvolti
  • favorire la collaborazione tra docenti di discipline differenti. 
E’ ormai opinione diffusa di educatori e docenti, che le ICT non possano più rappresentare un mero supporto alla didattica ma possano essere ambienti e strumenti irrinunciabili per  insegnare agli studenti ad utilizzare i Social media e la Rete in modo autonomo, consapevole, critico per la ricerca, la selezione, la rielaborazione della conoscenza, dove il discente possa assumere un ruolo di attore protagonista nel proprio percorso formativo, secondo i paradigmi psicosociali del Costruttivismo e del Connettivismo.
 
Chi sperimenta il progetto Cl@sse 2.0 nel proprio istituto, potrà individuare spunti originali e creativi per progettare attività inter-multi disciplinari in cui lo studente rivesta un ruolo di protagonista nella costruzione della propria conoscenza.
 
Blog  di riferimento per il progetto:
 


[1] es: Cl@sse 2.0 e Scuol@2.0
La classe 2A dell''ITES "Luigi Einaudi" di Verona ha sperimentato il modello didattico Wikiplina per tre mesi nel corrente anno scolastico.

Per la classe è stata creata sulla piattaforma Moodle una classe virtuale, con risorse ed attività utili alla comunicazione sincrona e asincrona e alla condivisione di materiali digitali, con docenti e studenti (forum, IM, chat, wiki, ecc..).

Lo spazio utile per lo sviluppo dell'attività di co-costruzione della conoscenza multi-trans-disciplinare è stato PBWORKS. Si tratta di un ambiente wiki di editing che consente la registrazione degli utenti e il loro accesso tramite login.

La classe, suddivisa in gruppi, al termine del lavoro ha realizzato uno straordinario ipertesto costituito dagli abstract disciplinari, tra di loro collegati o collegati a risorse URL o video di approfondimento.

L'utilizzo della rete e dei Social Software per sperimentare e valutare  un apprendimento in contesti informali, presenta dimensioni interessanti da analizzare, sia dal lato docente, sia da quello studente.

Le dinamiche relazionali nel cooperative Learning contribuiscono anche ad un incremento nella motivazione all'apprendimento e nel successo formativo.

La ricerca e l'individuazione di abstract disciplinari consente una rielaborazione della conoscenza che sviluppa competenze digitali spendibili anche in altri ambiti disciplinari. Il Web e le ICT rappresentano ambiente e strumenti straordinari su cui riflettere, anche in sede istituzionale, per apportare cambiamenti nel modo di imparare e di insegnare.

Al termine del progetto, il questionario online compilato dagli studenti ha evidenziato aspetti positivi e criticità importanti all'utilizzo di questo modello didattico; la criticità individuata di maggior rilievo è stata l'inadeguatezza degli insegnanti a riconoscere nuovi ambienti e nuovi strumenti per elaborare le conoscenze disciplinari e la difficoltà a riconoscere una valutazione efficace a queste competenze che i nativi digitali acquisiscono non solo sul banco di scuola ma anche sull'e-desk di una classe virtuale.



Il progetto Wikiplina

La conoscenza nel Web è condivisa e costruita dalle persone che creano, manipolano e discutono su artefatti attraverso una complessa rete di interrelazioni sociali e culturali.

Il processo più importante è di carattere metacognitivo: riconoscere, creare e valutare connessioni che ha trovato una sua formalizzazione teorica nel Connettivismo (Siemens, 2006).

A scuola possiamo stimolare gli studenti a riconoscere le connessioni tra saperi disciplinari
utilizzando le risorse del Web ed integrandole in un Wiki inter-multi disciplinare che ad ogni lezione si arrichisce delle scoperte che gli studenti trovano in Rete.

Così facendo gli studenti verificano sul campo le loro competenze digitali.

Questo è il progetto "Wikiplina". Se volete partecipare scriveteci.

Corrado Petrucco, M. Grazia Ottaviani, A. Susana.